Il ministero dell’Istruzione non transige: il modello di PEI che le scuole dovranno predisporre quest’anno resterà con ogni probabilità quello previsto dal decreto 182/2020. L’amministrazione non sembra volere tenere conto della bocciatura prodotta prima dal Tar Lazio e confermata dal Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 26 aprile scorso. La mancanza di volontà del Ministero è emersa qualche giorno nel corso della riunione tenuta con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica: durante il confronto è emersa la volontà di non modificare nulla, anche “la tanto contestata quantificazione delle ore di sostegno in base ai range dovrebbe restare così come previsto. Al massimo ci potrebbero essere marginali modifiche”, scrive la stampa specializzata.
“Se le cose andranno così, disattendendo le indicazioni dei tribunali, – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – l’amministrazione è bene che sappia che si esporrà fortemente alla possibilità di ricevere ricorsi da parte delle famiglie: ricorsi con avranno altissime possibilità di risultare perdenti per l’Amministrazione, come confermato dal Consiglio di Stato la scorsa primavera. Come Anief abbiamo quindi deciso di patrocinare i ricorsi per far riconoscere le ore di sostegno non assegnate. Ricordo che si tratta anche di ricorsi gratuiti, che sono sempre accolti e aumentano gli organici”.
Lunedì 19 settembre è previsto un ulteriore incontro con l’Osservatorio, ma a quanto pare risulta assai improbabile che venga accolta le richieste delle associazioni di dare seguito alle indicazioni dei tribunali. In particolare, il Tar aveva contestato che il decreto 182/20 ha dettato norme generali innovative in materia di inclusione utilizzando lo strumento del Decreto anziché, come sarebbe dovuto avvenire, un regolamento, in osservanza delle norme; come ha previsto una composizione del GLO diversa da quella contemplata dalla normativa primaria e l’esonero di discipline per alcune categorie di studenti con disabilità.
“In base alle ultime indiscrezioni, la tanto contestata quantificazione delle ore di sostegno” tenendo conto dei “range dovrebbe restare così come previsto. Al massimo ci potrebbero essere marginali modifiche. Il tutto nell’attesa delle linee guida del profilo di funzionamento che devono ancora essere predisposte in modo definitivo e passare dai Ministeri competenti. A questo punto non è escluso che possa introdursi una disciplina transitoria in vista delle linee guida definitive relative al profilo di funzionamento”.
SOSTEGNO, NON UN’ORA DI MENO
Con l'iniziativa "Sostegno, non un'ora di meno!", Anief rinnova l’appello alle famiglie a ricorrere contro l’assegnazione di un monte ore inferiore a quello previsto: il sindacato, quindi, chiede al corpo docente, ATA e dirigente delle scuole di segnalare i posti in deroga non attivati o quelli richiesti nel PEI e i posti di assistente all'autonomia e alla comunicazione ma negati dall’amministrazione. I ricorsi al Tar e al Giudice Ordinario, vinti in questi anni, hanno permesso entro pochi mesi dalla notifica l’assegnazione di tutte le ore e garantito il diritto all’istruzione di studenti con handicap grave e certificato riconoscendo, in alcuni casi, anche il diritto al risarcimento del danno in favore della famiglia dell'alunno con disabilità il cui diritto all'istruzione e all'integrazione era stato così palesemente violato dall'Amministrazione. L'Anief fornirà alle famiglie che prenderanno contatto con i suoi referenti le istanze di accesso agli atti da richiedere all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; dallo stesso indirizzo riceveranno, inoltre, tutte le istruzioni necessarie per presentare alla scuola le istanze. Per qualsiasi chiarimento, è possibile chiamare ogni giorno la segreteria nazionale Anief al numero 091 7098355, oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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