“Ricostruito il quadro normativo e giurisprudenziale, deve affermarsi in linea generale che anche il docente assunto a tempo determinato ha diritto a ricevere la Carta Elettronica, trovandosi in una situazione analoga a quella del docente di ruolo”: lo ha scritto ieri il giudice del lavoro di Venezia, che ha assegnato ad una docente della scuola primaria, entrata in ruolo il 1° settembre 2021, i 2.500 euro della Carta del docente che lo Stato gli aveva negato per cinque anni discriminandola rispetto ai colleghi assunti a tempo indeterminato.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “troppa rilevanza ha l’ordinanza della Corte di Giustizia europea n. 450/2022, secondo cui non è giustificabile procedere con il trattamento differenziato tra personale assunto a tempo indeterminato e determinato, per la quale occorre ‘favorire l’aggiornamento e la qualificazione delle competenze professionali, nell’ottica di garantire il diritto, ma anche il dovere, di formazione’. Anche per il Consiglio di Stato quelle dei docenti di ruolo e dei precari sono “mansioni del tutto equiparabili”. E c’è pure la Corte di Cassazione”, in particolare la ex multibus: Cass. civ. sez. un., 19.4.2022, n.12441). Per questo, i tribunali non possono non tenere in considerazione tutto questo. Ecco perché l’Anief consiglia tutti i docenti precari dal 2016 (pure se dopo entrati in ruolo), come anche il personale educativo, a presentare ricorso gratuito in Tribunale per chiedere i 500 euro annuali negati, anche in modalità collettiva”.
LA SENTENZA
Nell’esaminare la richiesta della maestra, che “prima dell’immissione in ruolo ha prestato servizio alle dipendenze del medesimo Ministero dell’Istruzione in forza di contratti annuali o fino al termine delle attività didattiche, segnatamente in tutti gli anni scolastici dal 2015/2016 fino al 2020/2021”, il Tribunale veneto ha reputato che “l’esistenza del diritto alla Carta docenti anche a fronte di limitati periodi di supplenza trova, tra l’altro, un argomento importante proprio nella disciplina attuativa della l. n. 107/2015, che ha previsto nel d.P.C.M. 23.9.2015, art. 8, che “nel caso in cui l’effettiva presa di servizio avvenga ad anno scolastico iniziato”, le risorse siano comunque assegnate per intero. L’esigenza di aggiornamento e formazione è dunque la medesima, sia che il docente presti servizio sin dall’inizio dell’anno scolastico sia che l’assunzione avvenga successivamente: il servizio prestato ha sempre la stessa natura e il docente deve essere dotato dei mezzi economici necessari per assicurare un insegnamento qualitativamente elevato a prescindere dalla durata dell’incarico a termine”.
I RIFERIMENTI NORMATIVI
Il giudice del lavoro di Venezia ha rilevato che “agli artt. 63 e 64 del Ccnl di riferimento pone a carico dell’Amministrazione l’obbligo di fornire a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione tra docenti a tempo indeterminato e a tempo determinato, “strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio” (così il comma 1 dell’art. 63 cit.). E non vi è dubbio che tra tali strumenti possa (e anzi debba) essere compresa la Carta del docente, di tal ché si può per tal via affermare che di essa sono destinatari anche i docenti a tempo determinato […], così colmandosi la lacuna previsionale dell’art. 1, comma 121, della l. n. 107/2015, che menziona i soli docenti di ruolo” (così C. di St., sent .cit.)”.
“Sulla conformità di questa disposizione rispetto alla disciplina eurounitaria è successivamente intervenuta la Corte di Giustizia dell’Unione europea (ordinanza 10.5.2022 nella causa C-450/2021): la Corte ha ritenuto che “la clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro deve essere interpretata nel senso che essa osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali», mediante la c.d. carta elettronica del docente. La Corte ha escluso la configurabilità di ragioni oggettive che possano giustificare la disparità di trattamento tra docenti di ruolo e non di ruolo”.
In conclusione, il Tribunale di Venezia “definitivamente decidendo, così provvede: 1. dichiara il diritto della ricorrente quanto a tutti gli aa.ss. dal 2016/2017 al 2020/2021 al beneficio di cui all’art. 1, comma 121, legge n. 107 del 2015, usufruendo dell’importo di € 500 annui tramite “Carta elettronica”, e condanna il Ministero dell’Istruzione all’adozione d’ogni atto necessario per consentirne il godimento; 2. condanna il medesimo Ministero dell’Istruzione alla rifusione delle spese di lite, liquidate, al netto di accessori di legge, in euro 850,00, oltre a CU se versato e con distrazione a favore del difensore anticipatario se richiesta”.
PER APPROFONDIMENTI:
Carta del docente ai precari? Per il Tribunale anche loro hanno il diritto-dovere di procedere all’aggiornamento professionale: altri 1.500 euro recuperati da un supplente a Catania
Carta del docente, è irragionevole non darla ai precari: il Tribunale di Catania ripercorre le tante sentenze favorevoli e assegna mille euro a un’insegnante. Anief: non ci fermiamo più
Carta del docente negata ad una precaria per 5 anni, il Tribunale di Trani le assegna 2.500 euro: rientra nel “riconoscimento del servizio c.d. pre-ruolo svolto”
Carta del docente, a Roma una maestra precaria recupera 2 mila euro: la Legge 107/15 “Buona Scuola” ha dimenticato i supplenti ed il Tribunale ci mette una “pezza”
Carta docenti, a Udine un’insegnante precaria dal 2016 recupera 3mila euro. Pacifico (Anief): le giustificazioni del Ministero non reggono, in questi anni il personale ha fatto anche la dad da casa
Carta docente da 500 euro, si assegna ai precari tutta la somma anche se le ore settimanali sono ridotte: il Tribunale di Terni dà 1.500 euro ad un’insegnante per tre supplenze annuali
Carta docente da 500 euro l’anno, non c’è differenza tra docenti di ruolo e precari: insegnante fa ricorso e il Tribunale di Marsala gli assegna i 500 euro della supplenza del 2017/18
Docente precaria, niente carta del docente per sei anni: i 3mila euro negati adesso glieli fa restituire tutti il tribunale di Cosenza
Carta del docente, anche il tribunale di Reggio Emilia dice che va pure ai precari: 2.500 euro a una supplente che ha lavorato 5 annualità tra il 2016 e il 2022
Carta docente, mille euro per due supplenze: il tribunale di Udine dice sì. Anief invita a gli insegnanti a ricorrere subito: chi tarda rischia di perdere uno o più anni perché vanno in prescrizione
Carta del docente, a Trani riconosciuti 1.500 euro ad un’insegnante che ha svolto tre supplenze annuali: violati tre articoli della Costituzione, due del contratto di lavoro e la clausola 4 della direttiva UE 1999/70/CE
Carta del docente per aggiornarsi, ai supplenti non si può negare: lo dice la Costituzione. Il Tribunale di Trani fa avere ad un’insegnante 1.500 euro per i servizi svolti tra il 2019 e il 2022
Sulla carta del docente ai precari domina il parere della Corte di Giustizia europea: 2.500 euro ad una docente che ha fatto ricorso al Tribunale di Trani
Un docente fa ricorso per aggiornarsi con la carta del docente: riceve 3 mila euro
Niente Carta del docente per sei anni sono 3 mila euro netti negati: una docente precaria fa ricorso, il sindacato: il giudice di Pistoia gli dà ragione
Durante il Covid i docenti precari hanno fatto la Dad senza ricevere la Carta del docente, lo dice il giudice di Treviso che fa avere 2 mila euro ad un’insegnante che ha presentato ricorso con Anief
Carta del docente negata ai precari, prima sentenza da 3.500 euro: vanno ad una docente di Vicenza
Nessun dubbio: la Carta del docente va anche ai precari. Il Tribunale di Roma condanna il Ministero ad assegnare 2.500 euro ad un’insegnante che ha svolto cinque supplenze annuali
Carta del docente anche ai precari, attività pienamente equiparabile: il giudice di Venezia assegna ad un insegnante 3 mila euro in un colpo solo
Carta del docente, il tribunale di Venezia fa avere altri 3 mila euro ad un supplente annuale. La motivazioni: come si fa non darla ai precari se è concessa anche agli insegnanti part-time, in prova (quindi non ancora assunti), comandati, distaccati…
Carta del docente, per il Tribunale di Vicenza va data anche ai precari: “investimento” che incide sulla qualità dell’insegnamento, 2 mila euro ad una supplente in servizio tra il 2015 e il 2019
Carta del docente, a Milano il giudice disapplica la Legge 107/15 che ha dimenticato i precari: 2 mila euro a una supplente
La Carta del docente va pure ai maestri dell’infanzia e primaria che svolgono attività alternativa alla religione cattolica e sostegno: a Parma il giudice fa avere 2 mila euro su ricorso Anief
La Carta del docente va ai supplenti che hanno svolto almeno 5 mesi di servizio in un anno scolastico, lo dice il Tribunale di Vicenza
Carta del docente, va data anche ai supplenti con “spezzone” di cattedra: a Parma una precaria recupera 2 mila euro per avere svolto quattro annualità con 10-12 ore a settimana
Carta del docente ai supplenti, anche il ricorso collettivo è vincente: a Roma una sola sentenza assegna 16.500 euro a dieci insegnanti
Carta del docente, i supplenti si formano come i colleghi di ruolo: il giudice dice sempre sì dalla Sicilia a Pordenone, 2 mila euro a un’insegnante per il servizio svolto tra il 2017 e il 2021
Carta del docente, anche a Pordenone il giudice dice che va data ai precari: 2 mila euro al prof che ha svolto quattro supplenze annuali costretto pure durante il Covid a formarsi a proprie spese
Carta docente ai supplenti, dopo il Tribunale di Pordenone tocca a quello di Venezia: 1.500 euro ad una docente, non si possono dimenticare i precari e calpestare tre articoli della Costituzione
Card annuale da 500 euro per aggiornare i docenti, a Trapani 1.500 euro al supplente discriminato: per il giudice del lavoro è sbagliata la legge, lo dicono Consiglio di Stato e Corte di Giustizia UE
Non dare la Carta docente ai precari va contro la Costituzione: un prof di matematica recupera 1.500 euro, decide il Tribunale del lavoro di Venezia
Carta del docente, perché lo Stato la assegna agli insegnanti in regime part-time e nell’anno di prova mentre la nega ai precari? A Cosenza il giudice fa avere 2.500 euro ad una supplente
Docenti di ruolo e precari, non c’è differenza di mansioni: la Carta del docente va ad entrambi. Il Tribunale di Vicenza condanna il Ministero a dare ad una docente 2.500 euro negati per 5 anni
Carta del docente ai precari, a Pordenone il giudice assegna 2.500 ad un’insegnante che durante la pandemia da Covid si è dovuta aggiornare a proprie spese
Insegnanti precari costretti ad aggiornarsi da soli e a proprie spese durante il Covid, a Marsala il giudice dice che lo Stato gli doveva dare la Carta del docente: il “diritto dovere di aggiornarsi e ...”
Formazione docenti obbligatoria, perché ai precari niente Carta del docente? A Livorno il giudice conferma che la Legge 107/15 è sbagliata: 2.000 euro al supplente che ha fatto ricorso con Anief
Carta docente, va data anche ai supplenti perché anche loro hanno l’obbligo di aggiornarsi: a Treviso il Tribunale assegna 1.000 euro ad un insegnante che ha stipulato “una serie di contratti …”
Carta del docente ai precari, la dad obbligatoria per tutti gli insegnanti ha fatto cambiare il parere del Consiglio di Stato: anche i supplenti devono avere i 500 euro per aggiornarsi, a Pistoia 1.000 euro a un’insegnante
Reggio Emilia, sei supplenze annuali senza Carta del docente: ci pensa il giudice a fare avere al prof i 3 mila euro negati. Anief: si allunga la lista delle cause vinte e dei 500 euro annui recuperati
Carta del docente ai precari, anche a Parma il Tribunale segue l’ordinanza UE: 1.500 euro ad un prof che ha lavorato per tre annualità come supplente formandosi e aggiornandosi a proprie spese
Carta del docente ai supplenti, 2.500 euro a un prof delle superiori: il Tribunale di Firenze non tollera alcuna “situazione svantaggiosa per i lavoratori a tempo determinato”
Carta del docente anche ai maestri precari, il Tribunale di Firenze restituisce alla supplente i 1.000 euro per formarsi che lo Stato non gli voleva dare
Carta del docente, 3 mila euro al prof supplente dal 2016 al 2022: dal giudice di Livorno un’altra sentenza di giustizia
SCUOLA - Carta del docente, anche a Treviso il giudice accoglie il ricorso Anief: 1.500 euro al docente tecnico-pratico dopo tre supplenze annuali, la mancata assegnazione dei 500 euro annui è ingiust ...
Carta docente ai precari, bastano 5 mesi di servizio l’anno: lo dice il Tribunale di Vicenza che assegna 2.500 euro a un’insegnante ricordando che si dà anche ai prof in “comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati”
SCUOLA - Carta docente ai precari, il Governo s'impegna a trovare nuovi finanziamenti: si apre uno spiraglio?
Carta docenti, se viene data a chi sta in prova perché si nega ai precari? A Cosenza il Tribunale condanna il Ministero ad assegnare 1.500 euro a una supplente che durante il Covid si è aggiornata a proprie spese
SCUOLA - Carta del docente, per il giudice di Verona basta una supplenza annuale di 6 ore settimanali: 3 mila euro ad una maestra della primaria precaria dal 2017
SCUOLA - Carta del docente, la Corte di Giustizia non ha dubbi: va anche ai supplenti e non va in prescrizione. Anche ad Arezzo il giudice dà ragione ad un docente con plurimi contratti a termine
Carta del docente a precari, troppe sentenze dicono che va data: a Vicenza il giudice assegna 2.500 alla prof motivando le “innumerevoli occasioni” in cui i Tribunali hanno già detto sì